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02. Maggio 2018

Le mele possono curare le allergie?

Il consumo di mele potrebbe rappresentare un approccio alternativo contro le allergie, secondo le teorie dei ricercatori del Centro di Sperimentazione Laimburg, impegnati a indagare, assieme ad altri partner scientifici coinvolti nel progetto “AppleCare”, la validità della loro affermazione. “Mangiare ogni giorno per due anni mezza mela della varietà Golden Delicious con la buccia”: in futuro, una ricetta simile medica potrebbe recitare questa prescrizione, perché il consumo di questo frutto sembra essere la terapia alternativa per la cura di soggetti allergici al polline. Attualmente, con il progetto “Applecare”, il Centro di Sperimentazione Laimburg, in collaborazione con il reparto di dermatologia dell’Ospedale di Bolzano, l’Università di Innsbruck e la Facoltà di Medicina di Innsbruck, sta effettuando ricerche per confermare la validità delle ipotesi.

La tradizionale terapia immunologica

Nel periodo di massima fioritura della betulla, l’allergia “aggredisce” occhi, naso e gola, irritando la congiuntiva e gonfiando le mucose. Gli antistaminici danno un rapido sollievo ma, a lungo termine, solo la terapia immunologica è efficace. Per abituare gradualmente il sistema immunitario all’allergene, si prescrive una terapia da seguire per anni e da somministrare per via sottocutanea, che presenta spesso effetti sgradevoli per i pazienti. Dopo il consumo di determinati tipi di frutta, soprattutto le mele, oltre il 70 percento dei soggetti allergici presenta lo stesso quadro sintomatologico: pizzicore alla cavità orale, alla faringe, alle labbra, alla lingua e persino al condotto uditivo. Il sistema immunitario di alcune persone confonde la mela con il polline, scatenando così il tipico quadro sintomatologico attraverso un’iperreazione. Per i soggetti colpiti, questa reattività incrociata è estremamente spiacevole, ma offre al contempo l’opportunità di curare l’allergia grazie a una terapia immunologica alternativa.

La mela come rimedio terapeutico

L’allergene della mela presenta una composizione e una struttura molto simile a quello della betulla: per questo motivo, studi svizzeri hanno già dimostrato l’effetto terapeutico dell’estratto di polline di betulla sull’allergia alle mele. Con il progetto “AppleCare”, il Centro di Sperimentazione Laimburg e i suoi partner seguono il percorso inverso, indagando l’effetto positivo dell’assunzione ripetuta dell’allergene della mela sulla guarigione dall’allergia al polline di betulla. La mela viene trattata come un “farmaco”, più tollerato rispetto alla terapia tradizionale e reperibile in qualsiasi supermercato senza ricetta. “AppleCare” è il punto d’incontro tra agricoltura e chimica strutturale, biologia molecolare e immunologia. Il progetto prevede un approccio interdisciplinare: studi clinici sono associati ad analisi di biologia molecolare e di chimica strutturale. L’idea è nata dalla collaborazione tra Thomas Letschka, direttore del dipartimento di genomica applicata e biologia molecolare al Centro di Sperimentazione Laimburg e Klaus Eisendle, primario del reparto di dermatologia dell’Ospedale di Bolzano. Entrambi i reparti di dermatologia, quello dell’Ospedale di Bolzano e quello della Clinica Universitaria di Innsbruck, da un gruppo di potenziali soggetti da sottoporre al test, selezionano i 20 più adatti allo studio: i risultati vengono comparati con le analisi di espressione genica al Centro di Sperimentazione Laimburg e con analisi chimiche sull’esplorazione della struttura dell’allergene della mela all’Università di Innsbruck. L’obiettivo di queste indagini è trovare la risposta alla seguente domanda: quale dei 30 diversi allergeni della mela contribuisce principalmente a scatenare un’allergia e presenta il maggior numero di caratteristiche in comune con l’allergene del polline di betulla? Dopo aver identificato i potenziali responsabili, si misura la loro concentrazione nelle diverse varietà del frutto, al fine di poter sviluppare un approccio terapeutico adatto.

Guarire senza iniezioni e compresse

L’obiettivo di questa terapia immunologica naturale è sostituire quella attuale per curare le allergie senza ricorrere a iniezioni e farmaci; poiché, con tutta probabilità, guarendo dall’allergia ai pollini di betulla è possibile curare anche l’allergia alle mele, questi frutti possono e devono naturalmente continuare a essere consumati anche dopo la terapia.

Allergie nei bambini

I bambini dovrebbero essere esposti al contatto con possibili allergeni il prima possibile, cioè dal quarto mese di vita, invece di rimandare a lungo l’assunzione di alimenti potenzialmente allergici, come mele o legumi: ciò riduce significativamente l’insorgenza di allergie, come è già stato dimostrato per le arachidi.

Thomas Letschka – Centro di Sperimentazione Laimburg (pubblicato su “Der Landwirt”, n° 4, 02/03/2018)

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