Effetti del cambiamento climatico sulla frutticoltura
Il clima del nostro pianeta ha subito continui cambiamenti nel corso della storia: ere fredde si sono alternate a fasi più calde, tuttavia per cause naturali. Ormai non sussiste quasi alcun dubbio sul fatto che l’uomo abbia decisamente contribuito all’effetto serra e al cambiamento climatico. Quali sfide, conseguenza di questi fenomeni, dovranno affrontare i coltivatori? E come possono agire per contrastarli?
L’anidride carbonica, elemento inquinante
Da 20 milioni di anni, non c’è mai stata una concentrazione di gas serra nell’atmosfera come quella odierna: se le emissioni non diminuiranno nei prossimi decenni, le temperature estive in Alto Adige potrebbero aumentare di 5°C entro il 2100, con conseguente scarsità di precipitazioni nevose e, a sua volta, carenza idrica in estate.
Effetti su piante e frutta
Tra il 1920 e il 2010 la temperatura media sulle Alpi ha subito un rialzo di 1,9 gradi e le giornate estive in Alto Adige sono notevolmente aumentate. Anche le precipitazioni sono distribuite in modo diverso nel corso dell’anno: gli inverni sono più secchi che in passato e le piogge si concentrano in autunno. Fenomeni atmosferici estremi come piogge intense e temporali violenti potrebbero verificarsi con maggior frequenza, causando danni alla frutticoltura e alla viticoltura. Sono soprattutto le oscillazioni termiche in primavera a rappresentare un problema per la qualità del raccolto: l’instabilità climatica accelera la decomposizione degli acidi e riduce la durata dei frutti. Minimi mutamenti creano una catena di effetti riscontrabili in diversi settori, come ad esempio in agricoltura e selvicoltura, dove l’aumento delle temperature favorisce la diffusione di parassiti e malattie.
Nuovi parassiti e malattie all’assalto dei frutteti
Con il rialzo termico molte specie di insetti si sviluppano più rapidamente, anticipando la loro comparsa. Inoltre, sono presenti in aree che in precedenza erano troppo fredde o protette da una barriera fredda, come le Alpi.
Evitare, ridurre e compensare
È fondamentale affrontare tempestivamente e con serietà il cambiamento climatico e i suoi effetti, diversificando, utilizzando colture resistenti, adottando misure protettive contro i parassiti, il caldo e la siccità, nonché migliorando l’irrigazione. È importante adoperarsi affinché le piante prosperino con meno acqua, obiettivo realizzabile ricorrendo all’irrigazione a goccia e a sistemi più precisi di monitoraggio dell’umidità del suolo. Altrettanto rilevante è la corretta lavorazione del suolo: una buona struttura e copertura del terreno forniscono protezione contro la siccità e le forti piogge. La finalità è accettare le sfide del cambiamento climatico e utilizzarle come opportunità per scoprire nuovi sistemi. Già solo gli influssi sul clima scatenati fino ad ora si faranno sentire anche nei prossimi millenni.
Fonte: http://www.eurac.edu/it/research/mountains/remsen/projects/Pages/klimareport.aspx
CATARINA GRUBER GENETTI
Comunicazione